“Vieni a scoprire TwinFace, il nuovo Protocollo professionale di trattamento viso con la soluzione cosmeto-genica per la pelle reattiva e con capillari dilatati. Si tratta di una crescente innovazione scientifica, l’azione diretta sui geni legati all’infiammazione e allo stress cellulare, stimolazione delle endorfine e del comfort cutaneo.“.
Quando ho letto questo post su Facebook di un centro estetico, la prima cosa che ho pensato è stata: “ma che c..o dici!”.
Eppure, sono convinta che l’autrice del post si sia sentita incredibilmente figa e professionale nel descrivere, tecnicamente, il suo trattamento di viso (o almeno, così mi sembra di aver capito)…
Ecco, diciamo però che non conta quanto si senta figa lei, ma quanto si sentano a disagio i potenziali clienti…
Altro esempio. Chiami l’idraulico e inizia a spiegarti che la macchina che vuole installare ha 12.000 btu e che, bla, bla, bla, interfacciandosi con l’aria trattata dal climatizzatore, bla bla bla, farà in modo che entri più calda del 35%, e bla, bla, bla… Risultato, non ci ho capito niente! (Per tacere poi del fatto che, nonostante il rimbambimento tecnico a cui sono stata sottoposta, quel condizionatore non è stato sufficiente a risolvere il mio problema, ma tant’è)…
O, ancora, vai dal parrucchiere per sentirti proporre il:”“Il sorprendente trattamento a base di equiseto e amminoacidi che in cocktail con oxilock plasma n°1 dona ai capelli una ricostruzione mai vista prima. Ama te stessa, ama i tuoi capelli!“.
Quando pensi di essere “figo” usando un sacco di termini tecnici, prova a pensare a quando ti trovi tu dall’altra parte, dalla parte del cliente che sta cercando di capire se acquistare la tua proposta, la tua soluzione.
Ti senti bene e pronta ad acquistare il prodotto, o ti senti confusa e un po’ arrabbiata perché, in realtà, vorresti solo sentirti dire: “signora, metto questo condizionatore perché è quello più adatto a fare in modo che lei non abbia caldo in estate e non abbia freddo in inverno“?
Io non avrei dubbi: più mi rimbambisci con termini tecnici relativi ad una cosa che non conosco, più ho paura di prendere la decisione sbagliata.
Io potrei dirti, ad esempio, che tramite una strategia di brand positiong che si diffonda tramite il content marketing, il livello di awareness crescerebbe al punto da generare hype nei tuoi prospect e, tramite l’engagement della tua social strategy, ti porterebbe una crescita della tua brand-reputation…
Oh, sia chiaro, c’è chi davvero ti parla in questo modo, e lo fa sentendosi in gamba.
Ecco, io, invece, ti direi che è necessario creare un brand con una promessa ben definita e diversa da quella dei tuoi concorrenti che faccia in modo che il tuo salone sia conosciuto dai potenziali clienti che avranno così un motivo per diventare tuoi clienti… direi che è più comprensibile, vero?
Portati a casa questo insegnamento: un cliente che sta valutando se comprare da te, vuole capire ciò di cui gli parli. Se non capisce si sente stupido. E le persone, TUTTE le persone, ODIANO sentirsi stupide…
Purtroppo, uno dei mali della comunicazione dei centri estetici è quella di parlare l’estetichese, ossia quel gergo tecnico che si apprende durante i corsi, o che viene utilizzato dalle aziende che producono i prodotti e che ti vogliono insegnare a fare marketing (facendosi anche pagare profumatamente, per poi insegnare a scrivere queste amenità).
Io me ne accorgo anche durante le consulenze, dal vivo, con titolari di centri estetici di tutta Italia: quando chiedo loro di spiegarmi un trattamento o una caratteristica di un servizio per poi creare delle campagne di marketing… in genere dopo 5 minuti che parlano l’estetichese li fermo, e gli dico: “ok, ora me lo puoi spiegare in modo che lo possa capire anche chi non è un’estetista?“. A quel punto, alcuni si risentono, altri si fanno una risata, ma, come prima cosa, la reazione è quella di una persona che ha appena ricevuto uno schiaffo. Come a dire: “io sono un professionista, io sono competente, io frequento duecento corsi di formazione e tu OSI fermarmi e chiedermi di rispiegare tutto in modo più semplice?”.
Ebbene sì, la prima cosa che devi fare se vuoi creare campagne di marketing capaci di attirare i clienti è quella di rivolgerti ai tuoi clienti pensando a come LORO possano capire ciò che hai da dire. Partendo dal presupposto che il loro non capire si ripercuote contro di te, perché ciò che non chiarisce, non porta alla vendita.
Ricorda bene:
i clienti, in qualunque settore, sono interessati al risultato. Stop.
Il secondo aspetto che devi considerare è che devi compiere un ulteriore step mentale, e questa volta parliamo di qualcosa di molto più complesso.
Ciò che rende una strategia comunicativa efficace ha a che fare con la tua capacità di capire cosa pensa, cosa desidera, cosa sogna, quali dubbi e quali paure ha il tuo potenziale cliente.
Dietro questa frase si nasconde il segreto del Copy, ossia della tecnica di scrittura in grado di convincere le persone a diventare tuoi clienti.
Intercettare il dialogo interiore dei tuoi clienti e potenziali clienti è l’unico vero segreto per creare un marketing di successo. E, purtroppo, di questo non ti parlano in nessuno corso sull’uso dei social o quelli in cui ci si diverte…
Si tratta di un argomento complesso e che richiede ore di spiegazione, ma sei fortunata perché è uno degli argomenti di cui parlo nella guida “I 10 Comandamenti per un Centro Estetico di Successo”…
Se vuoi, finalmente, liberarti dall’ossessione di sprecare soldi o di farti fregare da agenzie o tecnici improvvisati, e imparare il Metodo di marketing che porterà al successo il tuo centro estetico, allora scarica la guida gratuita “I 10 Comandamenti per un Centro Estetico di Successo“, compilando i dati qui sotto:
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